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Azienda vinicola e trasformazione digitale

Come le aziende vitivinicole affrontano la trasformazione digitale grazie ai dati

Oramai non sembra si riesca a parlare d’altro: il processo di digitalizzazione è galoppante, in tutti i settori aziendali.

Non è esente da questo cambiamento un settore che non teme battute d’arresto: stiamo parlando del mondo del wine e di tutte quelle aziende vitivinicole che con la forte ascesa del digital non possono che abbracciare l’innovazione in atto sfruttandola a loro favore per diventare sempre più competitivi sul mercato.

Ma come le aziende del wine stanno affrontando davvero questa trasformazione?

Scopriamolo insieme.

Aziende vinicole e trasformazione digitale: conoscere i dati della propria cantina

Intuito, esperienza sono sempre state le qualità migliori utilizzate dagli imprenditori del vino per riuscire a mettere in campo strategie in grado di guidare l’azienda.

Ebbene, oggi non basta essere navigati nel settore e avere una particolare intuizione nell’azzeccare le previsioni. Ciò che conta è riuscire a misurare le performance aziendale grazie ai dati, essere capaci di misurare tutti gli aspetti più sensibili e strategici che possono determinarne il successo.

Molte sono le domande che spesso gli stessi imprenditori delle aziende vitivinicole si trovano a porsi senza però trovare risposte accuratamente documentate. Ma quella che le riassume un po’ tutte è la stessa che fa riflettere: quanto i proprietari di un’azienda vitivinicola conoscono i dati della propria cantina?

La risposta è pressocchè scontata: pochi, molto pochi.

Aziende vinicole e trasformazione digitale: Big data e il loro contesto

Abbiamo già avuto modo di parlare dei Big Data e di quanto siano importanti per il successo dell’impresa. Proprio per la loro capacità di far fronte al cambiamento non trovandosi mai impreparati, i dati occupano un ruolo molto importante anche per le aziende vinicole e la loro trasformazione digitale.

Big data, infondo, non sono altro che la fotografia di una realtà sociale che cerca conferme per migliorarsi e crescere, per mediare e avanzare in un market che ama sentirsi al centro di una trasformazione senza limiti di tempo …. e di spazio.

Gli analytics, infatti, vivono e operano in tutti i campi della vita di un individuo: dal turismo alla sanità, dalla consulenza ambito informatico alla PA e, il mondo del wine, non è esente da questa trasformazione epocale. Ma cosa c’entra tutto questo col fare impresa nel settore vitivinicolo? E come si applica in azienda?

Scendiamo più nel dettaglio.

Aziende vinicole e trasformazione digitale: cosa significa essere un’impresa basata sui dati

Qualcosa è cambiato, anche nel magnifico e affascinante mondo del vino.

Perchè non basta essere bravi a produrre vino, bisogna creare qualcosa che risponda pienamente alle esigenze dei clienti sempre più informati. Il tutto si complica se per far ciò si ha la necessità di consumare meno risorse possibili quindi contenendo i costi, nel minor tempo possibile.

Ed è così che la tecnologia, attraverso la digitalizzazione, l’automazione e l’intelligenza artificiale si affianca all’imprenditore per facilitarlo, assisterlo e aiutarlo.

Wineforce- dati

Gli algortimi oggi sono come cervelli che muovono software e producono risposte ai nostri bisogni solo se esistono dati a sufficienza per essere analizzati. I dati quindi si rivelano come la chiave del successo del business moderno.

Andando in verticale, per un’impresa che opera grazie ai dati sono quindi necessari:

  • un software gestionale “integrato” in grado di rispondere alle esigenze gestionali, capace di registrare le informazioni aziendali cruciali (contabilità, acquisti, produzione, commerciale, …);
  • sistemi di collegamento alla rete veloci;
  • sistemi di archiviazione dati (server o cloud);
  • software di business intelligence per estrarre e rielaborare velocemente e sistematicamente le informazioni necessarie a compiere scelte gestionali importanti.

E’ il momento di cambiare e per farlo le aziende vitivinicole hanno bisogno di digitalizzare i loro processi.

Wineforce - il CRM di Artmatica Partners settore wine

Ed è proprio in virtù di queste necessità che nasce Wineforce, il CRM di Artmatica dedicato alle aziende vitivinicole.

Grazie a questo particolare software la customer journey per l’acquisto di un buon vino diviene sempre più performante perché rispecchia le esigenze di ogni singolo cliente.

Tra i vantaggi offerti dall’innovativa app Wineforce:

  • Gestione degli ordini direttamente dal CRM;
  • invio comunicazioni di marketing mirate disegnate addosso al cliente in base alle sue peculiarità;
  • possibilità di inglobare nel flusso comunicativo anche il dietro le quinte ossia distributori e fornitori rendendoli partecipi delle iniziative aziendali assieme a comunicazioni dedicate interamente ai clienti finali;
  • l’analisi delle performance di vendita e della customer satisfaction, due facce della stessa medaglia che fanno da bussola per capire se la direzione intrapresa sia quella giusta.

Le aziende vinicole oggi non possono esismersi dalla trasformazione, anzi denono poterla abbracciare per crescere, mettendo sempre al centro il cliente e le sue preferenze.

Ed ecco che il CRM Wineforce, così come la potenza del suo software, si rivela capace di rivoluzionare il mondo del vino per mezzo dell’adozione di importanti strategie di business.

Aziende vinicole e trasformazione digitale: analisi delle vendite

Prendere delle decisioni è sempre un compito oneroso, anche per un responsabile commerciale di una cantina, il quale dobrebbe essere in grado di domandarsi:

  1. I ricavi possono essere letti grazie ai dati?
  2. È possibile avere uno storico dei propri clienti e poterli conoscere in modo puntuale?
  3. Quali sono gli strumenti più adatti da utilizzare?

Perdere tempo e perdere soldi non è una pratica che piace a nessuna azienda, tantomeno a quella vinicola che subito dopo la pandemia si trova a fare i conti con un mercato in continuo fermento.

Aziende vinicole e trasformazione digitale - dati

Essere data driven oggi è una scelta obbligata per tutte quelle aziende vinicole che intendono crescere e farlo senza sosta.

Per le attività del settore wine, ad esempio, la cantina, il luogo in cui avviene la creazione del vino, è certamente un luogo cruciale. Riuscire a disporre di un gestionale che sia in grado di raccogliere e archiviare tutte le informazioni che descrivono gli accadimenti da analizzare, così come avere contezza dei collaboratori, i quali, per inserire i dati, devono poter essere sufficientemente formati sull’utilizzo dei software e procedure di raccolta, registrazione, lettura dei dati stessi, rappresenta un salto epocale per una realtà che ha sempre vissuto di semplicità, anche nella gestione delle attività giornaliere.

Quanto più la tua cantina sarà informatizzata tanto più si potrà avere traccia di ciò che accade, capire ciò che succede, leggere e usare. I conti economici delle cantine ringrazieranno!

Inoltre, saper decidere e farlo con congnizione di causa. Questo l’obiettivo principe della digitalizzazione di una cantina. Conoscere il ciclo di vita di un cliente così come quello di un prodotto vuol dire capire se vale la pena o meno continuare a investire su di esso in base ai volumi di vendita e alle marginalità che offre.

Il risultato sarà un elevato livello di fidelizzazione, nel tempo.

Lavorare sulla retention è fondamentale ma possibile solo se le informazioni relative al cliente sono sempre aggornate, puntuali. Essere al corrente su margialità, incassi, volumi di vendita ecc. consentirà una gestione precisa e attenta degli investimenti possibili e quelli evitabili in un preciso momento, potendo salvaguardare l’azienda e i suoi reali bisogni.

Aziende vinicole e trasformazione digitale: l’importanza di una cultura aziendale

La digitalizzazione incombe alla velocità della luce. Questo è un aspetto cardine sul quale ragionare perché cercare di stare al passo da parte di tutta la catena produttiva di un’azienda e in particolare di un’azienda vinicola ancora poco abituata alla trasformazione 4.0 (risorse interne che utilizzano una nuova tecnologia, reti di agenti ecc.) non è cosa sempre semplice.

Ecco perché insieme ai sistemi informativi e alle tecnologie innovative è fondamentale riuscire a coltivare con ancora più forza anche altre spinte al cambiamento all’interno di un’azienda quali:

  • la partecipazione alle attività formative;
  • l’acquisizione di competenze e soft skills.

La “cultura aziendale” si alimenta di uomini disponibili al cambiamento e di tecnologie che sostengono e rendono interessante e vantaggioso per tutti questo cambio di rotta.

Aziende vinicole e trasformazione digitale: costi aziendali e ostacoli da superare

industria 4.0

Per riuscire a monitorare i costi aziendali all’interno delle cantine vi sono una serie di variabili da considerare.

Gli ostacoli da superare sono davvero tanti. Tra i principali:

  • diverse metodologie di calcolo e diversi approcci;
  • nella maggior parte delle cantine i sistemi gestionali forniscono in modo preciso solo i numeri che derivano da processi di natura “obbligatoria”, che soddisfano esigenze di natura “dichiarativa” come: vendita e fatturazione con documenti di trasporto, acquisti di beni e prodotti gestiti ai fini di una corretta gestione dei registri di cantina, operazioni aziendali che portano alla contabilità generale;
  • l’aggiornamento dei dati contabili è spesso in ritardo e non adeguato a sostenere delle corrette valutazioni (in particolare di magazzino);
  • i criteri di valutazione del magazzino non sono frutto di un processo sistematico che parta dalle materie prime (uva o vino in acquisto) seguendo il vino sfuso fino all’imbottigliamento;
  • i processi di produzione sono gestiti da enologi che prestano maggior attenzione alla qualità del prodotto da ottenere più che ai costi del processo di produzione in sé annotando le fasi di lavoro e i prodotti utilizzati su loro “taccuini” (sempre meno) o su complessi fogli di Excel;
  • molte cantine hanno iniziato percorsi di certificazione per garantire tracciabilità e sostenibilità dei loro prodotti e delle loro organizzazioni. Tali certificazioni necessitano di rilevazioni sistematiche di attività e processi che spesso vengono gestiti parallelamente al gestionale appesantendo gli operatori di ulteriori attività di caricamento dati (a scapito di un controllo dei costi);
  • molte aziende vitivinicole sono gestite attraverso delle società semplici in regime agricolo. Non è raro trovare aziende che fatturano decine di milioni di euro e non hanno una situazione patrimoniale di bilancio essendo in contabilità semplificata. Parlare di controllo di gestione e dei costi in queste realtà è anacronistico.

Ciò che serve? Metodo e un approccio graduale al cambiamento in atto.

In Conclusione

Trasformazione digitale è presente oramai da tempo, anche se molte aziende stanno capendo l’importanza di stare al passo solo in questo ultimo periodo. La realtà delle aziende vinicole è proprio una di quelle che sta assorbendo la trasformazione in maniera più lenta. Come se quel mondo non dovesse essere “intaccato” dall’ondata innovativa che invece lo sta travolgendo, come se dovesse quasi rimanerne fuori per riuscire a preservare la sua unicità. Ebbene, la digital transformation non può e non deve spaventare, bensì rappresentare un alleato per tutti quei mondi pieni di potenziale e in grado di mostrarlo sul proprio mercato.

Perché oggi più di ieri non basta essere bravi nel proprio ambito. La dote principale è infatti l’immedesimazione nei confronti del cliente, la stessa che nel tempo ripagherà conducendo alla fidelizzazione.

Noi di Artmatica Partners, abbiamo consolidata al nostro interno un’expertise devota al mondo del wine, il cui obiettivo, in qualità di esperti del settore, è supportare le aziende vinicole nel processo di digitalizzazione grazie a #Wineforce, il CRM verticale di Artmatica creato per rivoluzionare il mondo del vino.

Alla prossima!

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